Il rigido lockdown imposto a Shanghai non è bastato. Sono stati registrati infatti i primi decessi da Covid: si valutano nuove restrizioni.
Arrivano notizie allarmanti da Shanghai dove sono stati registrati i primi decessi da Covid da quando la nuova variante Omicron ha messo in ginocchio la città. Per correre ai ripari era stato imposto un severo lockdown dalle autorità cinesi. Le vittime sono tre anziani non vaccinati, due donne di 89 e 91 anni e un uomo di 91 anni. Le tre persone decedute avevano tutte patologie pregresse, come malattie coronariche, diabete e alta pressione sanguigna.
“Le tre persone sono peggiorate dopo il ricovero in ospedale e sono morte malgrado gli sforzi dei medici” riporta l’Ansa attraverso il messaggio che comunica le età delle vittime. La città di Shanghai da oltre un mese vive una situazione difficile, con un alto numero di contagiati e rigide regole imposte dal Governo. Le autorità della megalopoli stanno valutando la possibilità di prorogare le restrizioni già imposte e di attuare ancora maggiori controlli a tappeto.
I numeri a Shanghai
La megalopoli di Shanghai, che conta circa 25 milioni di abitanti, sta diventando ingestibile dal punto di vista del Covid. La città è quella che sta registrando le condizioni peggiori dopo Wuhan. Nei giorni scorsi sono stati registrati quasi mille nuovi casi in più in un giorno e si parla di più di 22.348 casi di positività asintomatici.
Il 38% degli abitanti di Shanghai con più di 60 anni sono vaccinati. Questo sembra però non bastare. Per questo il Governo aveva imposto un rigido lockdown che sta portando ad una situazione apocalittica fatta di ribellioni e proteste. La gente, chiusa in casa, non può uscire nemmeno per i beni di prima necessità e nell’arrivo del cibo si registrano grandi ritardi. Nei prossimi giorni le autorità stanno valutando la possibilità di procedere ad ulteriori tamponi di massa e allungare il lockdown.